9/20/2006

Due parole su E-Bay

Ora, parliamoci chiaro, che quello delle aste on line sia
stato un grande passo avanti per il consumatore, è tutto
da verificare. E questo su una grande quantità
di articoli!
Sicuramente, senza questo mezzo utilissimo, certi oggetti
altrimenti destinati all'immondizia, trovano invece, degli
acquirenti amanti di memorabilia e prodotti particolari (o vecchi).

Ma non è questo il punto. O per lo meno quello che voglio
fare presente.

Mi fa arrabbiare, l'ingordigia degli 'amministratori' del sito.
Se voi avete notato, E-Bay non vuole assolutamente che i venditori
offrano come metodo di pagamento, le carte ricaricabili come, ad
esempio la Poste Pay (di Poste Italiane). Motivo?
Semplice, perché questo genere di pagamento non tutela
l'acquirente dalla possibilità di truffe!
Ma questo lo dicono loro.
Beh, sappiate che non è assolutamente vero!
Perché quando si effettua la ricarica
di una carta di credito, viene rilasciata una ricevuta dalla
posta (o dalle banche). Se poi il pagamento viene
effettuato via internet, è automaticamente registrato.
Questo vuole dire che, in caso di truffa, avremmo comunque la
possibilità di sporgere regolare denuncia, avendo in mano un regolare
documento.
Il vero motivo è che E-Bay, oltre alla tariffa di inserzione,
alla commissione sul valore finale, e ai costi accessori dell'inserzione
(galleria, seconda foto, lay-out ecc...ecc...) si vuole
prendere un'ulteriore commissione sul valore
effettivamente pagato dall'acquirente
(dunque immagino comprensivo di spese di spedizione).
E come fa?
Facile. Spinge il più possibile perché i venditori (che comunque non
sono tutti professionisti) usino PayPal.
Inutile dire di chi è PayPal.
Di E-Bay!
Ed ha delle tariffe assurde. Un amico mi ha detto che arrivano al 4,5%.
Per avere un'ulteriore prova della malafede del sito di aste, basti pensare
che per i pagamenti a PayPal, loro stessi accettano, ad esempio, la carta
Poste Pay. E se non fosse sicura (come loro affermano!) pensate davvero
che sarebbero disposti ad un rischio del genere?

L'unica sfiga che hanno è che, con la scusa della sicurezza, non possono
non accettare che il venditore si faccia pagare tramite Bonifico Bancario
(più sicuro di quello!).
Ma vedrete che probabilmente stanno già pensando a qualcosa.
Inoltre sia chiaro che questo è un piccolissimo problema, perché 8
'venditori amatoriali ' su 10, per paure strane, si rifiutano di dare
il proprio numero di conto corrente ad un estraneo.
Perché è il conto corrente in cui tengono i risparmi. E mica
apre un nuovo conto da usare solo per le transazioni via internet.
E alla fine cadono inevitabilmente in PayPal.

Se all'interno di un'inserzione il venditore propone i pagamenti non
graditi, E-Bay chiude l'asta, ammonendolo che la prossima volta, verrà
sospeso.

Inoltre vi garantisco una cosa...la protezione che il sito offre ai compratori
non è un granché. Io dopo avere acquistato in Australia un oggetto, ed avere
avuto problemi, mi sono sentito dire che dovevo sporgere denuncia ai Carabinieri.
Sai che gli può fregare ad un Australiano dei nostri Carabinieri! Questa è la protezione
che mi danno. Io avrei pensato ad un aiuto legale.
Alla fine il problema è stato risolto, e non certo per la tutela che mi è arrivata dal
sito, ma per l'onestà di chi mi aveva venduto l'articolo e l'utilità di un
traduttore (in inglese) automatico.

Io uso spesso E-Bay. Quello che ho scritto è solo un parere personale. Niente di
impegnativo. Ma non sopporto che qualcuno provi a sembrare quello che non è.
Non sono paladini del consumatore. Sono un'azienda quotata in Borsa a Wall Street,
il cui principale obbiettivo è fare soldi. Tanti soldi. Almeno sappianoche non siamo degli ingenui.

Chissà perché il logo del sito usa gli stessi colori di Google...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ebay è stato un servizio d'asta che permetteva agli utenti di vendere e comprare adesso sembra essere solo un negozio come tanti altri dove i prezzi sono fissi.

Anonimo ha detto...

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