3/23/2006

Al di là di tutto

Al di là della posizione sociale, della condizione economica, della credenze religiose o delle convinzioni politiche, siamo tutti quanti vittime e carnefici. Subiamo dai più forti, trattiamo con chi consideriamo alla pari e ci facciamo rispettare (nella migliore delle ipotesi!) dai più deboli. Non ci si può fare niente, siamo fatti così. L’unica arma che abbiamo per trattenerci, e tenere a freno gli altri, è la ragione, che ahimè non è disponibile a tutti.

3/22/2006

a teatro

No, la signora ieri sera mi ha fatto veramente inca**are.
Ma io dico, come è possibile andare a teatro quando non si sta bene? Ok ha l’abbonamento, ma sarà per la prossima volta, in fondo Romeo e Giulietta viene ripetuto da 400 (quattrocento) anni, e mica succede niente, se te lo perdi. Lo vedrai la prossima volta!Invece no, lei ha deciso di venire lo stesso. Con la gastroenterite, il caghetto, la sciolta, chiamatela come volete. Prima si è alzata 5 volte per andare al gabinetto, ed alla fine a deciso di vedere la rappresentazione in piedi vicino all’uscita. Complici 2 imbecilli che facendo dell’ironia si sono fatti sentire. A me dispiace, ma doveva starsene a casa. In più se è in quelle forme virali, rischia di attaccare tutto a tutti. E che ca**o!

3/21/2006

Domenica ti porterò sul lago...

Domenica 19/03 giornata piena, piuttosto stancante, ma divertente. Tutto sommato bisogna ammettere che è bello (ogni tanto) partire senza un programma prestabilito e godersi la giornata a zonzo. E quanto zonzo, visto che dopo un giro sul lago di Como e un passaggio nella Val d’Intelvi, alla fine mi sono ritrovato a Lugano. Bella, ma per i miei gusti, fin troppo “asettica”. Peccato i negozi fossero chiusi, altrimenti qualcosina si sarebbe potuto comprare, ma visto i prezzi, forse non è stato proprio un peccato. Pensavo che il gasolio costasse meno, invece “ciccia”, si guadagna poco, ma piuttosto che niente, è meglio piuttosto! Ovviamente, a parte una comitiva di tedeschi in gita, ho sentito parlare solo italiano. A fine giornata, mi sono ritrovato con 400 km in più sulla macchina, qualche eurino in meno in tasca, ma con quella strana e piacevole sensazione che si ha sempre al ritorno da una gita quando si va a scuola.

3/17/2006

Sesso e Colesterolo!

Ritiro le analisi del sangue e scopro con stupore che ho 252 di colesterolo. Allora prima di andare dal dottore e visto che tutti i restanti dati degli esami sono perfetti, decido di erudirmi attraverso il web. Tra le tante letture, ne ho scovate alcune che mi sembrano molto esaurienti (ad esempio questa), e mi sorprendono nel momento in cui leggo che l’alimentazione incide al massimo per il 15-20%, mentre la restante percentuale è a carico del nostro organismo. E più precisamente è il fegato che produce e mette in circolo nel sangue, il grasso chiamato colesterolo, che tanti danni può recare alla salute.
Beh, dovete sapere che ci sono due tipi di colesterolo:
-quello buono o HDL;
-quello cattivo o LDL.
Per mandare via quello cattivo, bisogna produrre quello buono. E come? Facendo attività aerobiche per un tempo non inferiore alle 2 (due ) ore, altrimenti non serve a nulla.
In pratica bisogna fare un sacco di sesso. Ma proprio tanto. Non penso che la masturbazione sia ritenuta valida, quindi “colesterolici” di mezzo mondo non barate e datevi da fare. Scopate!
Da qui si evince, perché Rocco Siffredi può mangiarsi un sacco di patatine senza avere il colesterolo alto (almeno penso!). Eppure, a me non è mai sembrato di essere scarsino sulla frequenza dell’attività sessuale…
Va beh, meno male che c’è internet attraverso il quale ci si può tenere aggiornati, trovando i rimedi giusti.

Altro che fare la vita dell’asceta, alimentandosi senza più assaggiare salame, prosciutto crudo e gongorzola .

P.S.Se per alcuni la frequente attività sessuale dovesse risultare troppo dispendiosa (in senso economico), come buona alternativa si può accontentare di una camminata a passo veloce oppure del sano jogging.

3/16/2006

Comunismo, Liberalismo, Conservatorismo.

La differenza tra i principali “ismi” all’inizio del ‘900 era chiara.
Il Comunismo puntava alla completa socializzazione del mondo, in cui tutti, ma proprio tutti sono uguali, sempre e comunque.
Il Liberalismo vedeva l’uguaglianza come opportunità, come punto di partenza, da cui, nella scala sociale, ogni individuo conquistava il proprio posto, a seconda delle capacità che gli erano state donate. Da lì in poi, le differenze erano “giustificate”.
Il Conservatorismo puntava al mantenimento del potere e dei privilegi nelle mani dei “pochi” che, in una certa posizione sociale, ci erano nati.
Le differenze sono molte, molte altre, ma visto che in 4 parole l'ho dovuto spiegare ad un'amico durante uno scambio di idee, mi è sembrata abbastanza precisa come prima stesura del concetto...

3/15/2006

Meno male che ieri sera ho vinto a calcetto!

Sto lavorando per tre (3) persone, ognuno dei quali ha un grado di importanza (a livello gerarchico) che è uguale all’altro, e si stanno occupando dello stesso progetto (conferma, commessa, chiamatela come volete). La cosa esilarante e che devo dimenarmi come un’anguilla tra le loro incomprensioni, le loro gelosie, le loro decisioni non prese perché delegato all’altro e, non ultime, le loro paturnie (è italiano, perché word non me lo ha corretto). Questa è l’ennesima dimostrazione, di come si possa lavorare bene in una ditta di 200 persone.
Ma io mi chiedo, non sarebbe meglio dare tutto in mano ad un’unica persona? Un solo referente? Un solo responsabile?

Meno male che ieri sera ho vinto a calcetto!

3/14/2006

Massimo Rispetto

E’ il nome, che mi è capitato sott’occhio qualche giorno fa! No, dico, ma come diavolo gli è venuto in mente ai genitori di chiamare il figlio Massimo, con un cognome del genere? Gli doveva stare proprio sui cogl**ni! No dai, scherzo,ma ho pensato di vedere se, da qualche parte in internet, ci fossero in giro altre (vere) accoppiate vincenti… e questo è quello che ho trovato io.

3/13/2006

Speriamo che la giornata si finisca come era cominciata và……

La giornata è cominciata bene. A svegliarmi ci ha pensato mia figlia praticamente saltandomi sulla pancia, intanto che io dormivo, alle 7.20. Per quanto riguarda la sveglia, per l’amor del cielo, ha fatto benissimo; mentre invece la seconda parte (quella del salto sulla pancia) non è che io l’abbia goduta poi tanto, ma d’altronde lei pensava di farmi uno scherzo! Magari domani mattina gliela faccio anche io la burla.
Il sole splende, anche se c’è un freddo boia. Parto da casa e come prima cosa vado a fare benzina. 50,00 eurini. Tutto sembra girare per il verso giusto.
Ho detto sembra, e l’ho detto troppo presto. Mi metto in strada e… trovo Lui. Ve lo descrivo in poche righe, mettendo sul blog quello che io vedo davanti a me.
Specchietti retrovisori laterali chiusi. Cappello in testa (segno di uno che in macchina non ci sta tanto). Andatura regolare di 50 Km orari. No, dico (?), 50 all’ora in una strada statale ad alto traffico, in cui è impossibile superare e che ha il limite dei 90. Ca**o, almeno facesse i 70, non dico proprio il massimo consentito, ma almeno i 70/75. Risultato, 20 minuti di ritardo al lavoro. Meno male che con “l’orario elastico” li posso recuperare a fine giornata.
E poi arriva la ciliegina sulla torta. I miei colleghi, tutti dichiaratamente di sinistra (il capo della banda da giovane militava in Democrazia Proletaria) stanno parlando del teatrino tra Berlusconi e Lucia Annunziata. E sapete cosa dicono? Che si sono messi d’accordo (Silvio e la Lucia), in modo di danneggiare la sinistra, dimostrando agli italiani che le persone vicine all’Unione sono antidemocratiche, aggressive (…e chi più ne ha più ne metta) permettendo così agli “indecisi del voto” di farsi un’idea precisa su cosa andranno incontro nel caso vincesse il CSX.

Speriamo che la giornata si finisca come era cominciata và……

3/10/2006

Feed, tag, ping pong. Help me!

Guardo il computer, mi avvicino, lo accendo e mi metto al lavoro. Operazioni semplici che in modo ripetitivo eseguo da anni. Me la sono sempre sbrigata da solo, senza l’aiuto di nessun “esperto di turno”, ma semmai con qualche consiglio di amici smanettoni (quelli che preferisco). Da qualche mese mi sono avvicinato al mondo dei blog, e come al solito si deve ricominciare tutto da capo, perché ci sono altre cose da imparare. Ma quella che mi fa veramente inca**are sono i feed. Cosa diavolo sono questi feed? Ok, ho capito che servono per tenersi aggiornato sugli update dei vari weblog che abitualmente uno segue, ma per il resto non ci capisco molto. Cioè, mi sono iscritto a Technorati, e adesso? Mi sono iscritto a FeedBurner e adesso? Spesso, negli altri blog vedo tastini arancioni (penso si chiamino tag) con sopra scritto “rss” oppure “atom”, o ancora il tastino della stessa Technorati. Vedo che sono collegamenti, ma come si fa ad inserirli graficamente nel proprio blog? Probabilmente ci vorrà il loro codice html, ma non riesco a trovarlo. In alcuni "diari" vedo che i Disclaimer sono sotto forma di testo scorrevole a sinistra della pagina. Bene, come si fa a realizzarlo? Mi perdo in un bicchier d’acqua? Forse! Ma ci sto annegando! Magari lo trovo un blogger di animo buono, che abbia tempo da perdere per darmi una manina, e mi spiega velocemente come posso inserire (sempre graficamente) il rettangolino di ToqueVille all’interno del mio diario on-line. E poi, non ditemi che sono il solo pistola che si pone queste domande, sperando di avere risposte.

Supponenti…bella categoria.

Dividere il “genere umano” per gruppi, è una cosa che, non solo non mi piace, ma non trovo corretta. Però bisogna ammettere che tramite il raggruppamento di insiemi e sottoinsiemi , i discorsi si fanno più comprensibili. Ed allora…una delle categorie di persone che più mi fa imbestialire sono i SUPPONENTI. Quelli che sono convinti di essere dalla parte del giusto sempre e comunque. Che si sentono moralmente superiori. Che parlano “alla parte migliore di”…un ufficio, una città, un locale, un paese ecc…ecc…
Il supponente, quando ti parla, o non ti guarda nemmeno in faccia, oppure lo fa, dandoti però l’impressione di attraversarti con quel suo sguardo “sapiente”.
E non è una questione di età, posizione sociale, culturale o politica. Si tratta, spesso, solo di educazione. Come diavolo si fa a parlare ad una persona pensando (quasi a priori) che sia un benemerito coglione? A me non è mai capitato. Non mi sognerei mai di trattare con sufficienza una persona, per il semplice fatto di avere opinioni divergenti. E mai ai miei figli insegnerei una tale subdola forma di razzismo.

3/09/2006

Mobilità e buona fede (3)

Dopo avere scritto un post dedicato alla mobilità che ha colpito la mia ditta, ed avere espresso in modo molto pratico, semplice ed onesto, non solo quello che pensavo, ma anche la sensazione che ho avuto durante lo svolgimento e l’epilogo di questa brutta esperienza,mi è arrivato un unico commento. Era dello staff di Libero, il quale mi informava che, avendo trovato interessante il contenuto dell’ “articolo”, lo avrebbe pubblicato nel suo aggregatore. Nel momento in cui scrivo, quello stesso post ha raggiunto (su quell’aggregatore) 70 commenti in 24 ore. Mentre nel mio Blog è rimasto (per ora) quel solo commento dello staff di Libero. Ma questa è un’altra storia …

Rifacendomi, invece, alle varie annotazioni ed interpretazioni degli altri blogger, ho notato una cosa. La maggior parte delle persone ha parlato del Mobbing, come comportamento scorretto da parte dell’azienda, usato per mettere in condizioni di andarsene, il lavoratore. A riguardo vorrei ricordare, invece, che ci sono diversi tipi e livelli di mobbing. Tanto per chiarirci subito, quella di mobbizzare, è una tecnica usata da molti collaboratori di pari grado che, con l’appoggio, a volte inconscio, del resto dei colleghi (vero popolo “bue”), riesce a metterti all’angolo, ad escluderti. Di per sé la cosa è gia grave, ma a peggiorare la situazione ci si mette spesso di mezzo anche la psicologia della persona colpita. Sì, perché si crea nella mente del bersaglio la sensazione che tutto sia fatto apposta per danneggiarlo. Anche quando non è assolutamente vero.

Nel caso, vi consiglio di leggere “Mobbing: quando il gruppo diventa branco” . Non è che un esempio.

p.s.
- nel primo post sulla mobilità ho corretto la parola know-how, che avevo scritto in modo errato, e che mi è stato prontamente fatto notare da alcuni blogger.
- Tengo inoltre a precisare, per le persone meno attente, che il mio titolo è "Mobilità e buona fede". Il resto (Mobbing, raggiri, accordi sottobanco.Ecco cosa succede quando un'azienda decide di lasciare a casa 70 persone)è un titolo dello staff di Libero. Del tutto lecito, ma è loro. Dunque non è una regola di comportamento, quello che ho scritto. Ma comunque mi lascia un pochino perplesso il fatto che queste cose risultino nuove.

3/08/2006

Mobilità e buona fede (2)

Ho un collega che è rosso, ma tanto rosso, che Diliberto a confronto è un Doroteo. Come sfondo desktop ha la foto di rivoluzionari cinesi che sventolano il libretto rosso ed hanno cartelli con l’immagine di Mao. E’ in mobilità, e gli ho chiesto se aveva avuto qualche contatto per fare dei colloqui. Mi ha risposto che sta attendendo. Allora gli ho chiesto se per caso, i sindacati, con le loro conoscenze, non gli avessero proposto qualcosina . Mi ha risposto che quando doveva firmare la cosiddetta "volontarietà", gli telefonavano due volte al giorno, mentre adesso (dopo avere autografato la sua condanna) non si fanno più sentire.

usa e getta.....

P.S.
Auguri a tutte le donne. La migliore dedica che ho trovato è questa de ilblogdibarbara

(e nel frattempo di Tommaso continuiamo a non avere notizie)

3/07/2006

I nuovi stacanovisti

Al giorno d’oggi sta passando la logica del lavoratore-stacanovista. L’altra sera, ad esempio, ero al telefono con un amico di vecchia data, che mi spiegava come, per una bronchite trascurata, si è quasi beccato una polmonite con tanto di focolaio. Nel momento in cui mi parlava era sotto antibiotico, e stava tornando dal lavoro. Più precisamente tornava da 13 ore di lavoro. No, dico, 13 ore! Non 9 o 10. 13! Va bene che fa il consulente finanziario e qualche volta può capitare, ma non deve essere la regola.

Ragazzi, la qualità della vita, in questo modo, và a farsi fottere.

3/06/2006

Mobilità e buona fede

Voglio lasciare a casa 70 persone.
Lo so, tu non vuoi (e non puoi) che lo faccia. Allora trattiamo. Il gioco delle parti è sempre molto bello.
Tu offri 20. Io ribatto 65. Tu 30. Ed io 60. Alla fine ci accordiamo per 40. Ti concedo la fungibilità* e la volontarietà perché le hai volute ad ogni costo. Ma queste persone le voglio entro una certa data, altrimenti salta tutto e si mandano in mobilità le 70 persone iniziali.
Guarda caso nella smorfia napoletana il 40 è l’Ernia. Ed effettivamente la questione è dolorosa. Specialmente per quelle persone che saranno interessate. Persone? Famiglie. Perché alla fine non saranno solo i singoli ad andare fuori con il loro “incentivo all’esodo” (gergo sindacale n.d.r., ma sarebbe meglio dire buona uscita!), ma saranno 40 nuclei familiari che per i prossimi periodi vivranno nell’incertezza. A meno che uno non trovi subito lavoro. Ma visto i tempi che corrono…
A parte questo, adesso ti do la lista. Parla di numeri e nomi, e a fronte di questo elenco, tu sai il numero di epurati che voglio per ogni ufficio, ed i loro nomi. Visto che abbiamo detto che si tratta di volontari, tu tieni segreta la lista con la scusa che “nessuno deve andare in giro per la ditta con una X sulla schiena”. In questo modo, nel caso facessi fatica a trovare gli spontanei, puoi andare “sotto” a chi ti pare, ribadendogli che se il numero 40 non sarà raggiunto entro una certa data, si ritornerà al numero 70 originario. Senza buona uscita, e con un “calcio nel culo”.

Inoltre con il giochino della fungibilità, se uno dei tuoi protetti non se ne vuole andare, puoi fare un pochino di mobbing su quello a fianco insinuando che risultava lui, nella lista dei silurati. Il resto verrà da solo.
Io taglierò i costi, e tu farai una gran bella figura con i tuoi “amici”.
E poco importa se per salvare il culo ad un tuo amico che non ha figli a carico (e magari si imbosca), dovrai mobbizzare un poveretto che ne ha due.

Che schifo!


*fungibilità:
supponiamo di essere in tre in reparto. Un fancazzista e due che lavorano. Se il fancazzista mio amico, quando gli dico che è sulla lista, mi risponde picche, posso “tranquillamente” andare da uno degli altri due (quello meno allineato) e dirgli che c’era lui sulla lista. A questo punto (chi resterebbe in queste condizioni?) il poveretto si fa volontario. Perché nella sua testa almeno prende i soldi, e non solo un calcio nel culo.
Il risultato è che il reparto ha tagliato uno stipendio (l’azienda è contenta), io mi sono tenuto il mio amico (allineato), e c’è sempre una persona competente che non fa perdere il Know-how(che poi è il vero valore aggiunto). E abbiamo trovato anche il “volontario”.

Per la mobilità, se non erro, i criteri di legge per scegliere le persone sono Anzianità e Oneri familiari (persone a carico). La discriminante davanti alla quale tutto decade, è la Motivazione Tecnica della ditta. In pratica, se per l’azienda sei competente, non c’è nessun criterio di legge che tenga, e tu , anche se hai ad esempio 20 anni, rimani nell’azienda.

3/02/2006

I leader politici più ricchi

Anche quest'anno è Silvio Berlusconi il leader politico più ricco con un reddito pari a 3.550.391 Euro. Ecco gli altri leader, dalle dichiarazioni patrimoniali del 2005 relative ai redditi del 2004:
- Clemente Mastella 223.916 euro
- Pier Ferdinando Casini 210.891
- Gianfranco Fini 181.770
- Giorgio La Malfa 171.129
- Piero Fassino 170.935
- Alfonso Pecoraro Scanio 153.243
- Bobo Craxi 147.917
- Francesco Rutelli 127.947
- Enrico Boselli 114.389


Al senato:
- Giuseppe Consolo (An ) 3.288.292.
- Aldo Scarabosio (FI) 940.367
- Sergio Pininfarina 854.538
- Lamberto Dini 549.823
- Guido Calvi (DS) 511.616
- Giampiero Cantoni (FI) 437.693 (ma quello del coniuge è di 167.931)
- Giuliano Amato 413.413
- Renato Schifani (Fi) 144.580
- Domenico Nania (An) 142.795
- Ettore Pirovano (Lega )137.674
- Willer Bordon (Margherita) 130.055
- Stefano Boco (Verdi) 127.947
- Francesco D’Onofrio (Udc) 125.812
- Gavino Angius (Ds ) 125.626

ALLA CAMERA:
A Montecitorio sono gli avvocati i più ricchi
- Publio Fiori (FI) 1.441.865
- Nicolò Ghedini 1.278.284
- Gaetano Pecorella 1.082.575
- Giuliano Pisapia (Prc) 968.503
- Ignazio La Russa (An) 522.000
- Domenico Siniscalchi (Ds) 356.533
- Carlo Taormina (FI) 328.881
- Alfredo Biondi (FI) 328.269
- Cesare Previti (FI) 263.430
- Giuseppe Trantino (An) 125.764

Questi soldi si riferiscono ai redditi del 2004 come spiegato dal Corriere della Sera.
Inoltre chi esercita una professione (ad esempio gli avvocati), ovviamente ha dei guadagni in più,oltre a quello di parlamentare.
Ma per quanto riguarda i vari segretari di partito, che non penso, riescano a fare qualcosa al di fuori della politica..........i co-mplimenti! Quali cifre per raccontare panzane.

La prossima volta che qualcuno, davanti a me, sostiene la teoria secondo la quale, il politico è nostro dipendente, gli dò un calcio nelle palle. Anche se ha ragione.

Il bar sotto il mare

Ieri sera sono andato a teatro a vedere “Il bar sotto il mare”, una creatura di Stefano Benni. La regia è di Giorgio Gallione ed il protagonista è Fabio De Luigi (Mai dire Gol, FestivalBar, Ogni volta che te ne vai ecc… ecc…) che in un monologo di un’ora e quarantacinque minuti, dimostra di essere un ottimo attore. Sul palco non perde un colpo, e nell’unica occasione in cui dimentica una battuta, rimedia alla grande facendo ridere il pubblico che applaude entusiasta. A dire il vero ero un pochino scettico sulla reazione dell’anziana signora (ex professoressa) che dall’inizio stagione è seduta vicino a mè. L’ultima volta ha lasciato il teatro incazzata come una faina, perché non le era piaciuta la rappresentazione di “Sogno di una notte di mezza estate”. Troppo “futuristica” secondo lei. Ieri, invece, nonostante qualche parolaccia di troppo (per i suoi gusti), è andata via soddisfatta. Meno male. Mi ha risparmiato i vari tic nervosi di cui è preda quando lo spettacolo non le piace.

3/01/2006

Il Significato intrinseco dei blog moderni!

L’altra sera sono stato impegnato nel montaggio di un Tapis Roulant. L’ho preso magnetico perché come ha detto la mia amica fisioterapista è molto più utile di quelli elettrici, visto che i rulli li fai girare con la forza delle tue gambe e non con l’aiuto di un motore.
No, a dire il vero la mia fisioterapista non centra un c.zzo. Il fatto è che quelli elettrici (e di qualità) costano una follia, e come prima esperienza non mi sembrava molto logico spendere una barcata di eurini per poi metterlo in cantina insieme al vibromassaggiatore per i bicipiti (no dai scherzo, quello non ce l’ho).
La cosa bella è che nel montare dei manicotti di gomma (quelli su cui si appoggiano le mani intanto che si cammina) mi sono letteralmente dannato per infilarli in tubo di diametro leggermente più grosso. E allora prendo il phon e comincio a scaldare i manicotti, perché “a temperatura ambiente” non riesco ad infilarli. Lì cominciano i problemi, perché la gomma scaldandosi, comincia a puzzare in maniera indecente. Ma veramente indecente!
Dopo 25(!) minuti abbondanti, entra l’Ale, e dall’alto della sua sapienza femminile mi dice:
“Perché non hai usato il borotalco?”
Io gli rido in faccia e le spiego, dal basso della mia ignoranza, che il borotalco non servirebbe a niente tra ferro e gomma.
“Beh, proviamo lo stesso!” dice lei.
Il risultato è che per infilare il secondo manicotto, ci ho messo 30 secondi!

Ovviamente l’episodio si presta a numerose interpretazioni (macché?) . :-)
Ma nel mio piccolo spero di avere dato una risposta (tra le tante) , a molti che ultimamente si interrogano, in modo troppo serio, sull’utilità e il significato dei blog.