2/08/2006

Toghe Colorate e libertà di esprimersi.

Non sono daccordo quando molte persone definiscono alcuni magistrati "Toghe Rosse".
E non lo sarei neanche se li definissero "Toghe Nere" o "Azzurre".
Lo scrivo, perchè non riesco a concepire, come un individuo, investito di una carica così importante, possa abusare del proprio potere, per indebolire o danneggiare un qualsiasi cittadino, a fini personali.
Figuriamoci poi, quando questo comportamento viene adoperato per scopi politici.
Mi risulterebbe addirittura intollerabile!

Però, sono anche convinto che, fermo restando la libertà individuale,
non sia una grande mossa, da parte di chi è stato "bollato" con un tale titolo, "buttarsi" in politica, schierandosi, ovviamente con una parte piuttosto che un'altra. Lo vedo come un "Prestare il fianco".
Soprattutto ai collegamenti, a volte logici a volte no, che una qualsiasi persona in buona fede, può fare.

Ieri sera ho visto su Sky, la parte finale della replica di "Controcorrente",programma televisivo diretto da Corrado Formigli.
Ospite, Gian Carlo Caselli ex procuratore capo antimafia a Palermo (dal 1993 al 1999).
Persona di sicuro spessore, che ad un certo punto della carriera, ha avuto problemi con politicanti di ogni livello. Lui era secondo alcuni, una "Toga Rossa".
Bene, ho trovato quantomeno ingenuo,alla domanda del giornalista che gli chiedeva il suo orientamento politico, la sua risposta:
"CattoComunista".

Insomma, forse sarebbe meglio fare come il grande Paolo Valenti,che per "tutelare" la sua imparzialità agli occhi dei telespettatori,non ha dichiarato/ufficializzato il suo amore per la Fiorentina fino alla "morte".

Tutto qui!

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