2/28/2006

non sono sposato

Di solito succede sempre la stessa cosa. Sono davanti ad una persona e chiacchiero del più e del meno.Politica, sport, donne, lavoro, motori. Poi, per una casualità si và a finire sulla famiglia.E allora continuo descrivendo come sia bello avere una bimba, che tutte le mattine con il suo sguardo tiappiccica la voglia di vita addosso. E' durante questi discorsi che lo sguardo del mio interlocutore finisce inesorabilmente alla mia mano sinistra, e dopo qualche esitazione, arriva sempre la stessa domanda/affermazione:ma non sei sposato!?

No, non sono sposato. E allora? Per avere un bimbo devo sposarmi per forza? E' colpa mia se ancora oggi, nonostante lo sbandierare di qualche forza politica, siamo impantanati in convinzioni lontane dai giovani.Per caso vuole dire che la mia non è una famiglia, o una famiglia di serie B? Vuol dire che non amo la mia compagna?E' diverso l'amore che si offre ad un figlio quando non si è sposati? E l'educazione è meno valida?

Io penso di no.Penso che lo stato sia in difetto.Non io.

Certo, dopo due anni e mezzo di convivenza, quando è nata IL NOSTRO AMORE, ci siamo chiesti se non fosse arrivato il tempo di sposarci, ma poi siamo arrivati alla conclusione che , fondamentalmente, non sarebbe cambiato niente. E allora per quale motivo tutte le sante volte la persona davanti a mè, anche quella più anticonformista, sgrana gli occhi alla notizia che non sono coniugato?

2/27/2006

7.15 sveglia

Uno si sveglia alla mattina e, dopo qualche bacio, finisce che fà l'amore con la propria compagna.
Come gli adolescenti, perchè sono le 7.15, e la piccola erede nell'altra stanza, potrebbe svegliarsi.
E allora poi, cosa le dici, che giocavi alla lotta? Va bene che ha 4 anni, ma ci metterebbe un lampo a mandarmi a cagare.
Sotto il piumone, in silenzio (almeno ci si prova), con un'orecchio teso alla porta dell'altra stanza, a percepire anche il minimo movimento, si fa quel che si può.
Devo ammettere che è stato bello lo stesso. Se non altro un bellissimo modo per cominciare la settimana.........

2/24/2006

Io dico no!

Ultimamente si parla e si scrive molto sull’intolleranza delle persone. E non solo quando c’è di mezzo la religione. Quella è una scusa. Una goccia nel mare.
Personalmente credo che si debba rispettare tutti. Al tempo stesso si deve esigere rispetto da tutti, al di là delle proprie divergenze di vedute.

Nel caso questo principio venga meno…mai e poi mai abbassare la testa!
Perché se oggi io abbasso la testa, domani mia figlia cosa dovrà fare?
Ho letto, da qualche parte, di una persona misericordiosa. Una persona che porgeva l’altra guancia. Una persona sempre pronta a spendersi per il prossimo.
L’hanno messa in Croce 2000 anni fa!

Io dico no!

2/16/2006

Marketing Politico.

Quando si fà un colloquio con un'azienda, ci si gioca le carte migliori.
E' normale.Si cerca di vendersi nel miglior modo possibile.
Allo stesso modo, i signori che stanno facendo campagna elettorale, con la
speranza di ottenere un buon posto di lavoro, cercano di convencere "l'indeciso", della loro capacità e competenza, nell'amministrare la "Cosa Pubblica".
E allora che si fà?
Si tolgono le "mele marce" (Ferrando, Tilgher ecc...ecc...). A destra e a sinistra.
Così, "l'indeciso" non sarà troppo confuso, e riuscirà a destreggiarsi meglio nella scelta "facile facile" della formula "o di qua, o di là".

Per come la vedo io, Ferrando, Tilgher, Caruso e gli altri, hanno detto solo quello che pensano.
Sono stati coerenti. Può piacere o meno. Ma quello che dicono loro, all'interno dei rispettivi partiti, lo pensa un mucchio di gente.L'unica differenza, è che gli "altri" non hanno avuto l'infelice idea di dichiararlo ad un giornalista di un'importante testata.
E allora, chi sono gli impresentabili?
Loro perchè sinceri, o i loro partiti di riferimento?
E quelli che la pensano in modo eguale, ma lavorano sottoterra? Di loro cosa si può dire?
E poi, mi chiedo, sono veramente impresentabili?
Perchè se qualcuno li vota, anche loro hanno diritto di candidarsi.

Oramai le coalizioni non hanno più pudore e , come delle vere società di marketing, selezionano i personaggi in base a quanti voti possono portare.

2/14/2006

Ecco (forse) perchè non siamo tutti comunisti.

Il post precedente lo avevo concluso con una domanda semplice.
Perchè dopo la liberazione l'Italia non è andata tra le braccia
dei Comunisti?

Senza, ovviamente, avere la pretesa di impartire lezioni a nessuno, la risposta
l'ho trovata nel comportamento di un anziano signore, oramai scomparso.
Il signore in questione, nella Bassa Emiliana, durante la guerra, si è fatto
qualche giorno di galera, perchè aiutava i Partigiani. Intendiamoci, ha preso delle
bastonate, perchè in qualche occasione ha dato un rifugio o qualcosa da mangiare
a queste persone.Niente di particolare.
Ma solo per farvi capire il genere di personaggio. L'uomo.

Bene, finito il conflitto mondiale, divenne Democristiano.
Lo fece perchè, a suo dire, visse la guerra da persona "normale".
E nelle campagne, vide molto bene quale era la differenza tra un Partigiano "rosso",
un Partigiano "bianco", ed un Fascista!

Ora, la cosa che più mi colpiva nel comportamento dell'uomo quando era in vita,
era il carattere mite e rispettoso verso gli altri.
Ma guai a parlargli di Comunisti. O di Fascisti.
Si imbestialiva.

Penso che come lui, tanti abbiano vissuto la guerra in questo modo.
La maggioranza.
Ecco, forse, perchè non sono diventati tutti comunisti.

2/13/2006

Perchè non siamo tutti Comunisti?

In questi ultimi giorni, grandi discussioni ha generato il giorno della memoria.
LE FOIBE.
Non voglio entrare nel merito, non sono, al momento, abbastanza documentato (purtroppo!).
Però, una cosa me la chiedo. E al di là di tutto, sarebbe bene che tutti lo facessero nel modo più "fanciullesco" possibile.

Perchè dopo la Liberazione, gli italiani non si sono rifugiati tra le accoglienti braccia del Comunismo?
In fondo, nell'immaginario della maggior parte della gente il Partigiano è di Sinistra. Mica Democristiano!
E allora perchè?
Solo adesso, sappiamo che la socializzazione di tutto non è la strada corretta. Però siamo nel 2006.
Ma 50 anni fà, cosa ha impedito agli italiani di diventare uno dei tanti "stati satellite" della Russia?
Avanti spiegatemelo!



P.S.
Oggi ho scaricato il file .pdf del
"Programma di Governo 2006-2011" dell'Unione.
Lo leggerò, prima del 9 aprile, insieme a quello della CDL.
Sempre che questi ultimi si degnino di mettere in rete un "documento unitario".
A proposito, se qualcuno dovesse già averlo trovato e letto (il "documento unitario" della CDL!), mi scriva l'indirizzo da dove scaricarlo.Grazie.

2/08/2006

Toghe Colorate e libertà di esprimersi.

Non sono daccordo quando molte persone definiscono alcuni magistrati "Toghe Rosse".
E non lo sarei neanche se li definissero "Toghe Nere" o "Azzurre".
Lo scrivo, perchè non riesco a concepire, come un individuo, investito di una carica così importante, possa abusare del proprio potere, per indebolire o danneggiare un qualsiasi cittadino, a fini personali.
Figuriamoci poi, quando questo comportamento viene adoperato per scopi politici.
Mi risulterebbe addirittura intollerabile!

Però, sono anche convinto che, fermo restando la libertà individuale,
non sia una grande mossa, da parte di chi è stato "bollato" con un tale titolo, "buttarsi" in politica, schierandosi, ovviamente con una parte piuttosto che un'altra. Lo vedo come un "Prestare il fianco".
Soprattutto ai collegamenti, a volte logici a volte no, che una qualsiasi persona in buona fede, può fare.

Ieri sera ho visto su Sky, la parte finale della replica di "Controcorrente",programma televisivo diretto da Corrado Formigli.
Ospite, Gian Carlo Caselli ex procuratore capo antimafia a Palermo (dal 1993 al 1999).
Persona di sicuro spessore, che ad un certo punto della carriera, ha avuto problemi con politicanti di ogni livello. Lui era secondo alcuni, una "Toga Rossa".
Bene, ho trovato quantomeno ingenuo,alla domanda del giornalista che gli chiedeva il suo orientamento politico, la sua risposta:
"CattoComunista".

Insomma, forse sarebbe meglio fare come il grande Paolo Valenti,che per "tutelare" la sua imparzialità agli occhi dei telespettatori,non ha dichiarato/ufficializzato il suo amore per la Fiorentina fino alla "morte".

Tutto qui!

2/06/2006

Voglio il Programma di Governo!

Non mi interessano le baruffe dei nostri politici. Eventualmente posso ascoltarle per farmi 4 risate.Non voglio vedere due politici che in televisione si tolgono a vicenda la parola, fregandosene del moderatore.E non sono neanche particolarmente interessato all'orda di opinionisti, che durante la campagna elettorale tenteranno di spiegarci perchè Prodi stà perdendo o guadagnando punti rispetto al Cavaliere.

Me ne frego!

Vorrei soltanto una cosa. Anzi due!I programmi.

E li vorrei il più presto possibile.Di quelli si deve parlare. Degli obbiettivi. Ma soprattutto di come vorrebbero raggiungerli.

E visto che all'interno di entrambe le coalizioni, ci sono anime diverse, a volte apparentemente antitetiche, mi spieghino loro, i leader, qual'è il riassunto delle varie soluzioni ai nostri problemi.

Ho notato, che uno dei blog iscritti a Tocqueville, è quello di Benedetto Della Vedova. Bene, anche lei, signor Della Vedova, spieghi a quelli del Polo e quelli dell'Unione, che c'è una cittadina che ogni giorno diventa sempre più grossa, in cui le persone sembrano esseri pensanti, con anime diverse, e che vogliono i programmi (almeno, io!). Non le chiacchiere! Se ne ha possibilità glielo dica. Gli dica che ormai internet è diventato un mezzo potentissimo, e da non sottovalutare.

Alcuni amici mi dicono che si tratta di scegliere il "meno peggio".

Bene, allora sceglierò quello.

Ma Voglio il programma di Governo! Voglio "rovinarmi" con le mie mani!

2/01/2006

TOCQUEVILLE E' IL POSTO GIUSTO?

Ho le mie simpatie politiche e le mie convinzioni.
Sono credente, non praticante.
Ho una bimba ma non sono sposato, per adesso.
Quello dei "Pacs" penso sia un argomento molto interessante.
Non ho mai ritenuto l'omosessualità una malattia, ma sono scettico sulla possibilità
di concedere l'adozione di un bimbo ad una coppia Gay. Ripeto, scettico! Non contrario a priori.
Sull'aborto, ho già scritto cosa ne penso, dunque,
anche per questo aspetto, non penso prorio di essere un fondamentalista.
Non ho niente in contrario a uno che si fà una canna, sono affari suoi. Ma da qui, all'essere convinto che la legalizzazione della stessa, sia una cosa normale, lasciatemi, in modo "liberale",le mie perplessità.
Sono convinto che tutti debbano dire la loro. Credetemi, ho lavorato con persone,
che per il solo fatto di non essere "allineati", non ti rivolgono più la parola! In senso letterale! E vi garantisco che la "ghettizzazione" è una cosa dura da provare.

La forza delle comunità, stà proprio nelle differenze interne ad essa.
Solo così, almeno penso, possono crearsi spunti da cui, poi, può crescere una grande idea "comune".
Per quello che mi riguarda, ben vengano le scornate, se sono date con rispetto e correttezza.

Dopo questa dovuta introduzione, mi chiedo (e Vi chiedo), TocqueVille è il posto giusto?

P.S.
Doverosamente, linko chi ha "ispirato" questa mia riflessione.

A PROPOSITO DI ABORTO

Ultimamente è tornata alla ribalta la legge del 22 maggio 1978, n. 194 sulle "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza”. A questo proposito, basta cliccare sul titolo di questo Post, per andare direttamente ad una pagina che ne propone il testo intero. Mi permetto però, di riportare di seguito l’articolo 2 della legge in questione, che recita:

"I consultori familiari istituiti dalla legge 29 luglio 1975, n. 405 (2), fermo restando quanto stabilito dalla stessa legge, assistono la donna in stato di gravidanza:
a) informandola sui diritti a lei spettanti in base alla legislazione statale e regionale, e sui servizi sociali, sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio;
b) informandola sulle modalità idonee a ottenere il rispetto delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante;
c) attuando direttamente o proponendo allo ente locale competente o alle strutture sociali operanti nel territorio speciali interventi, quando la gravidanza o la maternità creino problemi per risolvere i quali risultino inadeguati i normali interventi di cui alla lettera a);
d) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza.
I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita. La somministrazione su prescrizione medica, nelle strutture sanitarie e nei consultori, dei mezzi necessari per conseguire le finalità liberamente scelte in ordine alla procreazione responsabile e’ consentita anche ai minori."

Penso che la legge parli chiaro. Bisogna vedere, però, su quale base, queste associazioni di volontariato o formazioni sociali, vengono ritenute idonee, e da chi. Alla fine è questo il punto: una Donna che decide di abortire ha il sacrosanto diritto/dovere di essere informata sulle conseguenze che una tale scelta avrà nella sua vita. In tutti i sensi. Badate bene,Informazione, e non plagio. Da qui l’importanza, di scegliere con cura le persone idonee a fare questa delicata attività di ragguaglio. Personalmente affiderei un tale compito a dei laici, ma non sono io che decido…

La mia esperienza personale? Dopo due anni e mezzo di convivenza, io e la mia compagna “Siamo Rimasti Incinti” (passatemi la frase). Io 24 anni e lei poco meno. All’inizio ci sentivamo un pochino spaesati, ed io dissi la cosa che mi sembrava più semplice e logica:
" Beh, pensiamoci e valutiamo bene la situazione, in fondo non siamo mica nel medioevo…ed eventualmente si interrompe la gravidanza!...". Badate bene, era una frase buttata lì, detta superficialmente. Abbiamo fatto una scelta precisa e consapevole. Adesso tutte le volte che guardo negli occhi mia figlia, mi sento a disagio anche solo per avere pensato una cosa del genere, e mi rendo conto di quante gioie mi sarei privato. In fondo sapete come si dice…”Quando non li hai (i bambini ndr.) non riesci ad immaginare la tua vita con loro, e quando li hai non riesci ad immaginare la tua vita senza di loro!”.
Comunque, essendo una legge fatta da uno stato che si dice Laico, è bene, non solo che sia sopra le parti, ma che tuteli i diretti interessati…in tutti i sensi.