1/18/2007

L'importanza delle nostre azioni

Oramai è un po’ di tempo che non guardo più il telegiornale insieme alla mia bambina. Non lo so, mi infastidisce l’idea che la quasi totalità delle notizie date siano collegate a gente che non sconta le pene, a morti ammazzati per futili motivi, a stupri o violenze di gruppo su minorenni a volte disabili… e si potrebbe continuare per minuti ad elencare situazioni sconcertanti.

Quello a cui penso è la scarsa importanza che si da ai gesti che si compie. Quello a cui penso sono due persone, una davanti all’altra, una vittima ed un carnefice. Uno subisce, l’altro infligge. Uno soffre, l’altro ne gode. Uno paga, l’altro…forse. Come in un film.
Il brutto è che a differenza del film, questo non è un gesto fine a se stesso. Non ci sono i titoli di coda con i ringraziamenti particolari. E non ci sono le papere degli attori tagliate dalla pellicola.

Per ogni vittima e carnefice, c’è un universo complesso, fatto di rapporti amicali, di parentele e di semplici conoscenze…
Ogni vittima e carnefice, è un padre, una madre, figlio, un amico o un parente di qualcuno.

Penso ai genitori di un figlio che è venuto a mancare in modo tragico. A loro che non avendo avuto la stessa sorte del loro bimbo, d’ora in avanti dovranno vivere senza quei gesti quotidiani a cui erano abituati: il risveglio mattutino, la colazione e magari la solita discussione per la materia in cui il ragazzo non andava troppo bene…oppure per un paio di jeans non comprati perché eccessivamente costosi. Quelle cose che quando tutto fila liscio, assumono importaza…

Ma non penso solo a loro. Mi immagino i genitori ed i parenti del carnefice, straziati dal dolore. Vergogna. Questo proveranno ogni volta che uno sguardo, magari casuale, si poserà su di loro. Vergogna per non avere capito, per non avere pensato, per non avere educato…per non avere…per non avere…
Loro che magari non c’entrano niente con le scelte fatte dal loro bimbo. Perché il brutto, è che per te genitore, lui, la “belva”, è sempre il tuo bambino. E ti senti sempre colpevole. Anche quando di colpe non ne hai.

Ogni nostro gesto, inconsapevolmente, ha sempre degli effetti su chi ci è vicino.

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