Sono in sala d’aspetto all’ospedale, e mi capita in mano il mensile Bimbisani & belli, lo leggo, trovando anche argomenti interessanti. Ma qualcosa non mi torna.
Allora ci penso, ci ripenso, e alla fine capisco. Leggo il numero totale delle pagine, e comincio a contare, quante di queste, sono occupate interamente dalla pubblicità.
Il risultato finale, è un pochino inquietante. Per un mensile che costa 2,00 € e ha 138 pag., la pubblicità ne occupa 66. Però, mica male!
Vado a casa, e nella mia biblioteca personale (il bagno), prendo l’ultimo numero di Rollig Stone.
Al costo di 2,90€ e un totale di pagine di 228, la pubblicità ne occupa 76. Questo mi suona ancora più singolare, visto che il conto è stato fatto “scremando” la reclame inerente alla rivista. Dunque le 76 facciate, sono di vestiti, scarpe, giubbotti, occhiali ecc…ecc… (niente a che vedere con la musica).
Prendo un altro mensile: Cosmopolitan, costo 1,80€, pagine 362.
Dopo avere sfogliato i primi nove fogli, ovviamente tutti di pubblicità, incontro un editoriale di ben 38 righe.
Ok, ci rinuncio!
No, mi chiedevo:
“Non dovrebbero essere loro a pagarci per leggerli?”
“ehhhh, esagerato!”
“Va bene, però potrebbero darci il mensile gratis!”
“Booooohhhhh!”
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